venerdì 30 gennaio 2015

IL MONDO DELL'EDITORIA: RIFLESSIONI SULLA MIA ESPERIENZA

Sono appena entrata nel mondo dell'editoria, per via del mio romanzo e come in ogni mondo che si rispetti, ho scoperto che tutto è diverso da quello che appare e la cosa è veramente sconfortante.
Chiariamo: non faccio di tutta l'erba un fascio..anzi. Sto solo facendo una valutazione sul mio primo approccio in questo fantastico mondo che è la scrittura e le sue conseguenze, tutto qui.
Ed ora vi racconto questa mia avventura e su come la sto vivendo...
Avendo dovuto far da me, per quel che concerne la pubblicità e la promozione del mio libro, sapevo fin dall'inizio che non sarebbe stata una strada facilmente percorribile, ma non credevo che dovessi guardarmi alle spalle dai soliti malintenzionati e dagli opportunismi del settore.
Come consigliatomi dalla casa editrice che sta collaborando con me per la promozione del mio Spiriti Guardiani (naturalmente a modo loro e con poco coinvolgimento, essendo una Self Publishing), mi si proponeva di iscriversi in vari gruppi che trattassero letteratura, scrittura e soprattutto editoria, per far sì che rendessi noto il mio lavoro.
Non avendo nessun tipo di appoggio, di alcun tipo, ho così cominciato a girare per vari gruppi sui social network o sui motori di ricerca più noti, cercando di esser partecipe alle varie comunità virtuali e condividendo con loro pensieri ed aspirazioni.
La mia indole è sempre stata quella di coinvolgermi emotivamente in tutto ciò che faccio e con il tempo, ho avuto modo di conoscere ed apprezzare persone che, come me, amavano scrivere e fremevano perché le loro opere fossero notate ed elogiate.
Alcuni mi hanno dato suggerimenti a dir poco intuitivi, per il seguito del mio percorso editoriale, rischiando anche in campi a me sconosciuti, come la pubblicazione cartacea on demand.
Qualcun altro, mi ha sostenuto nel dar forza, mettendo una profonda determinazione nella mia passione, incoraggiandomi a proseguire nel percorso di vita che ho scelto di cavalcare, con felicità e soddisfazione.
Questo piccolo appunto è solo per dimostrare che in ogni campo, ci sono persone pulite e disinteressate, con cui puoi condividere i tuoi stessi sogni, in totale amicizia, anche se virtuale e di questo li ringrazio.
C'è chi, persino, dopo aver letto casualmente un mio estratto, mi ha chiesto se poteva includerlo nel suo blog/vetrina per giovani scrittori esordienti, ritenendo il mio lavoro ben fatto,pieno di talento e meritevole di esser valorizzato nei siti dedicati agli amanti della lettura e espormi persino ad essere valutata da esperti.
Ma poi....sono cominciate ad accadermi cose strane ed ho scoperto il rovescio della medaglia.
Mi sono state inviate richieste di amicizia da editori e scrittori a me sconosciuti e con il mio carattere spontaneo e disponibile, ho accettato tranquillamente.
E lì, sono cominciati ad arrivarmi improbabili proposte di marketing e visibilità nelle community, per promuovere il mio romanzo, a pagamento naturalmente,
Altre persone apparentemente normali, mi hanno avvicinata con lusinghe e amicizia disinteressata, per poi scoprire che all'interno della loro cerchia, vi erano le stesse persone che mi avevano contattato separatamente.Per la cronaca: finché non mi disturberanno, staranno bene così, ah ah!!!
Come funziona questo mondo, mi sono detta a quel punto?
Io ho provato,perfino, a contattare una casa editrice, nei modi opportuni e tradizionali e non sono stata neanche presa in considerazione all'epoca,per poi venire a sapere che potevano anche darmi una possibilità.
E sapete perché? La proprietaria della casa editrice ha scoperto per puro caso che una sua conoscenza lavorativa molto importante era una persona a me cara e voleva guadagnare la sua attenzione.
Dopo l'ennesimo commento sui social, sono stata persino contattata da uno scrittore che mi metteva a disposizione la sua casa editrice per collaborare con i miei prossimi lavori...
Ma questo invito è stato fatto, ancor prima di aver letto uno stralcio del mio romanzo:" Per il genere di cui ti occupi, è un ottimo lavoro e hai talento e naturalezza", mi sono sentita rispondere 'DOPO'.Ci credete?
Dicono che il mercato dell'editoria sta in crisi, ma una cosa che ho capito è che non mancano i bravi scrittori talentuosi ed originali nella scelta delle trame.
Il problema è soltanto che sono aumentati a dismisura i pescecani che vogliono sfruttare i sogni di queste persone piene di speranze per il loro tornaconto, senza alcun tipo di cura ed apprezzamento per quello in cui crediamo e che mettiamo con il cuore, in quello che scriviamo.
Non badano per niente alla persona e al talento di per sé: chiedono soldi per leggere i manoscritti e richiedono soldi per fare il loro lavoro, cioè promuovere i loro clienti.
Ho letto di ragazzi che hanno investito nel loro sogno, credendo che le case editrici li avrebbero sostenuti e invece si sono trovati ad essere abbandonati e a dover far da loro, per avere un minimo di vetrina; che fosse una recensione, un giudizio professionale e qualificato, intervista all'autore e/o promozione.
Molti giovani, oltre alle persone adulte che ancora ci credono NON VOGLIONO buttare la spugna e continuano a lottare per esaudire le loro aspirazioni e da buona scrittrice, certamente non lo farò neanch'io.
Ho una mia filosofia, che forse è un po' obsoleta: il talento viene sempre riconosciuto, prima o poi, altrimenti non avrebbe senso di esistere  in quella persona.
Se il messaggio è positivo e dà delle emozioni alla gente che legge, saranno loro stessi i nostri primi promotori e sostenitori, ne sono convinta con tutta me stessa.
I migliori scrittori, filosofi, giornalisti, pensatori, scienziati, pittori, poeti, artisti in genere hanno avuto nel tempo il loro riconoscimento anche se ai primi approcci, si sono visti sbattere la porta in faccia.
Non temo le critiche o i giudizi negativi e sapete perché?
Io adoro scrivere, mi fa sentire viva, appagata e felice con me stessa e questa cosa non me la potrà portare via nessuno...proprio nessuno.
Salve, mi chiamo Stefania Palamidesi e SONO UNA SCRITTRICE!!!!!


mercoledì 28 gennaio 2015

Articolo che può far aprire gli occhi...IO CREDO


Funziona Questa Legge di Attrazione? Facciamo un ripasso importante.

Si rende necessario oggi fare un bel ripasso sostanzioso di questa Legge di Attrazione. Soprattutto per far comprendere a pieno questo concetto: La legge di attrazione non è magia, la legge di attrazione non è un qualcosa di mistico ed esterno a noi. La Legge di Attrazione è una definizione moderna che altro non è che il potere interiore di far accadere le cose che desideriamo, per ottenere le cose che noi desideriamo.
Inutile dire che io ero ovviamente uno di quelli che letteralmente si "aggrappò" ai concetti di quel film, probabilmente perchè ero davvero in uno dei periodi più bui della mia vita. Al che qualcuno mi diceva che era stato fatto proprio per questo; per catturare l'attenzione di chi era "disperato come me".
In effetti, nei momenti di debolezza, siamo più vulnerabili a promesse di "resurrezione", figuariamoci di un film che ti dice che "I pensieri diventano cose"!
Eppure, in effetti, dopo aver il visto il film, qualche settimana dopo, a livello interiore, stavo già meglio. E' questo che mi fece riflettere. Pur anche io ancora con alcuni dubbi in quei momenti, non potevo fare a meno di rendermi conto che alcune cose della mia vita stavano migliorando. Certo, non ancora come avrei voluto, ma stavo meglio!
Ho quindi continuato la mia crescita, perchè anche di questo si tratta! Le persone non lo capiscono, e pensano erroneamente che si tratti di misticismo, di qualcosa di "strano" ed "oscuro". Ed eccoci quindi al pezzo centrale dell'articolo! La Legge di Attrazione, insegna profondamente a CREDERE IN SE STESSI, con tutta la tua forza e la tua anima! Il primo passo è quindi QUELLO DI AVERE UN'INFINITA ED INCROLLABILE FIDUCIA IN TE STESSO!
E che ci vuole? Come no, peccato che studi su studi, abbiano dimostrato come il 90% delle persone non abbia convinzione nei propri mezzi e nelle proprie capacità; quindi, scusate se è poco se un film, un concetto, di da delle basi per inziare a credere PROFONDAMENTE in te stesso!
Il secondo passo, anche questo fondamentale, è sapere cosa si vuole; molti CREDONO di volere qualcosa.. ma non sanno che non la vogliono davvero, la vogliono solo perchè altri, i media, gli amici, i messaggi dai quali siamo bombardati costantemente, ci fanno credere di volere qualcosa, ma poi, nel profondo, non è così. Ed ecco che infatti, queste cose, arrivano a fatica.
Appena scoperta la legge di attrazione, io volevo una ferrari ad esempio. Non lo so neanche io come mai, ma la volevo. Allora mi sono messo sotto con esercizi visualizzazioni.. e dopo settimane, mi sono chiesto: ma perchè voglio la ferrari? La risposta che venne da dentro di me, mi scioccò! La volevo per mostrarla. Per dimostrare che avevo ragione, a me stesso, ed agli altri. E questo non era VOLERE profondo. Ed in più la volevo perchè... "se ho la ferrari significa che ho il denaro per permettermela".. e questo non è certo un fine "FORTE" che può far smuovere le leggi universali a mio favore. Non ci può essere scorrimento di energia sufficiente, se non inizialmente.
Quindi, scoprire cosa profondamente si desidera, talvolta, richiede MOLTO, MOLTO TEMPO. Quindi prenditi tutto il tempo che ti serve per fare la tua lista. Rileggila, perchè ben presto, ti accorgerai che forse, alcune cose della suddetta lista, non le vuoi davvero. Nessun problema, cancellale :)! La vita è tua, la penna è tua! E tu puoi farci ciò che vuoi!!!!!
Una volta fatta quindi la VERA lista della cose che vuoi, è giunto il momento di visualizzare! Visualizzare, significa VEDERTI CON CIO' CHE VUOI PROPRIO ORA, PROPRIO QUì! Non per finta, ma proprio sentirti come se tu lo avessi davvero! Nel caso ad esempio di una mega televisione, dove saresti? Cosa stai guardando? Quanto è coperta la tua parete? Ti faccio questo esempio perchè è così che ho fatto io per il mio tv di 55".
Ho visualizzato la parete coperta da questo grosso schermo nero, facevo l'atto di ripulirla dalla polvere o dalle ditate, mi immaginavo mentre la montavo, sentendo il rumore del trapano che fa i buchi nel muro per il sostegno, l'odore del muro appena forato. E poi sul divano, guardando magari lo sci a tutto schermo..
Vedi che una descrizione così, lo ha fatto immaginare anche a te? Ovviamente più dettagli ci sono e meglio è! Più sensi usi (tatto, olfatto, gusto, vista, udito) meglio è!!
E poi... lasciar andare. AVERE FEDE che ciò che hai sentito così vividamente è per forza di cose destinato a te, ad arrivare ed entrare nella tua vita. QUESTO NON SIGNIFICA NON FARE NIENTE PER POTERLO OTTENERE! E' questo che le persone non vogliono capire! Pensano che arrivi in automatico. "Bene, ho scritto, ho visualizzato, ci credo, quindi ora esco di casa e la TV è sul mio uscio di casa". EH NO! Non funziona proprio così! Devi muoverti! La vita è movimento. Vai a scegliere quale tv vuoi, vai in negozio, fatti un giro, pensa a qualche strategia e poi lascia andare. In effetti, a volte succedono cose che sul momento non saprai spiegarti, si chiamano "sincronicità", "casualità", che ovviamente non sono tali.
Ecco che è entrata in moto l'energia Universale, l'energia che ti farà trovare nel momento giusto al posto giusto per poter esaudire i tuoi sogni. A volte davvero non saprai spiegarti certe "sincronicità", ma perchè trovare per forza una spiegazione razionale a tutto? E' la ricerca della razionalità che non fa realizzare i desideri.
Capisco che alcuni, come ero io, avranno delle resistenze interiori "non può funzionare, non lo otterrò, la vita non è così e... BLA BLA BLA!!!" Sta pur certo che così non lo otterrai. C'è anche chi dice "ci provo.." ed infatti poi fallisce. Provare, non è AVER FEDE. Fare con convinzione e fede e fiducia.

martedì 27 gennaio 2015

QUINTA TRANCHE CAP. 5

Visto che sarà davvero imminente il mio romanzo in formato cartaceo, vi do un altro piccolo estratto.
Un piccolo sunto di come i protagonisti sono diventati quel che sono: la genesi.
Spero vi piaccia!!!!!
Intanto vi dico in via confidenziale.....EH SI! STO SCRIVENDO IL SEGUITO......


“Mia madre Ambrosia era l'essere a capo della stirpe delle streghe e il suo ruolo era quello di tenersi in contatto con l'angelo custode protettore della luce che, c'era nei primi millenni, Gabriel.
Mia madre era creatura splendida con la sua capigliatura color ebano e gli occhi grigi perennemente sorridenti, così assennata e dolce, in egual misura, che mio padre se ne invaghì, suo malgrado.
Gabriel, mio padre, era imponente e rispettato per la saggezza che dimostrava in ogni circostanza e il suo
temperamento fiero e orgoglioso fu la debolezza di Ambrosia.
Si innamorarono perdutamente e non essendoci ancora nessun vincolo di protezione, non pensarono ad eventuali complicazioni future e dalla loro unione nacqui io.
All'inizio, sembravo appartenere alla stirpe angelica, ma col tempo si accorsero che sviluppavo caratteristiche magiche, simili a quelle delle streghe.
Gli angeli sono esseri per natura passivi, mentre io riuscivo a formulare incantesimi magici – avevo poteri come la telecinesi, la lettura del pensiero, la levitazione – riuscivo a creare energia protettiva con la mente, ma eravamo stirpi simili e tutto passò in secondo ordine.
La tua nascita invece fu ancora più eclatante, visto che licantropi e vampiri ,per natura, sono nemici giurati. Tua madre Leila era un licantropo ribelle e anticonvenzionale per scelta.
Per lei, oltrepassare la soglia che separava loro, dai vampiri, era
diventata un'ossessione, quasi una sfida con se stessa e contro gli stereotipi.
Finché un giorno, all'insaputa del suo branco, varcò il confine ed entrò nel territorio dei vampiri.
Conobbe così tuo padre Vladimir, che era all'epoca il capo dei vampiri e lo seguì dappertutto.
Leila aveva un fascino misterioso e irresistibile con i suoi occhi color dell'oceano in netto contrasto con la pelle olivastra e i capelli scuri come la pece e Vladimir ne rimase incantato.
Le creature oscure sai, sono simili in apparenza se non si trasformano, e così poté essere confusa come una di loro, per tutto il tempo che passò nella loro zona.
In quel periodo ebbe modo di conoscere le tradizioni e le abitudini vampiresche innamorandosi, della luce che i monti spalancavano ai suoi occhi, invece del buio dei boschi nella quale era stata confinata in tanti
secoli” , rifletté Ania pensando al sogno irrealizzabile di Leila.
Damian ascoltò assorto la storia della sua discendenza e desideroso di sapere il resto.
“Credo che sia stata realmente felice in quel periodo e si innamorò
perdutamente del capo dei vampiri e suo mentore Vladimir” – continuò allora Ania, tornando alla narrazione – quando Leila per amore e forse per ingenuità, gli confessò la sua vera natura, fu la fine per il loro amore.
Tuo padre non poté tenere segreto quella trasgressione e la scacciò, rimandandola al suo branco.
Il loro amore era nato sotto un inganno e Vladimir ritenne di essere stato irresponsabile permettendole di
avvicinarsi al suo popolo, senza sapere che però ti avevano già generato.
Leila, incinta, venne allontanata anche dal suo branco, per tradimento e dovette fuggire per metterti al mondo su una montagna sperduta.Nessuno del suo popolo riuscì ad accettare che quel parto innaturale avvenisse lì.
Leila si ritrovò sola ed abbandonata e fece in tempo a metterti al mondo che morì di parto – non avendo assistenza – dando la vita ad una creatura così diversa dalla sua natura.
Il bimbo, appena nato, venne trovato e mandato dall'artefice di quel disastro cioè tuo padre – nessuno voleva avere contatti con quell'ibrido – figlio della colpa.
Vladimir aveva già un figlio, Ethan per l'appunto e ti fece crescere insieme a lui e a tuo fratello, convinto che apparentemente assomigliassi ad uno di loro – un vampiro.
Alla prima luna blu, nel pieno del suo splendore, però, sentirono un ringhio uscire dal tuo petto e poterono vedere la tua trasformazione in licantropo”.
Damian poggiò la mano sul braccio di Ania per fermare quella narrazione, alzandosi in piedi.
Osservò la mezza luna che li sovrastava e fece un profondo respiro per riprendere fiato.
La custode capì la difficoltà di Damian nel sapere che sua madre era morta per aver amato troppo suo padre e che la sua nascita l'aveva condannata.
“ Immagino che i vampiri non presero bene la mia diversità, non è vero?”, chiese sarcastico.
Ania con tono bonario, fece finta di non notare il tono cinico del suo
compagno e proseguì: “Tuo padre dovette promettere ai vampiri che avrebbe sottomesso, in qualche modo, quel tuo lato così degradante per la loro famiglia e poté tenerti, ma fu soprattutto Ethan che non ti accettò mai come membro della loro stirpe e non lo mascherò mai.
Successivamente, gli anziani capirono che la tua nascita poteva essere un bene per il ruolo di guardiano del regno magico, sostituendo Vladimir, ormai stanco, come custode oscuro.
Proprio tu – possedevi il potere oscuro più potente di tutte le creature delle tenebre , e da allora ti considerarono di nuovo uno di loro – un bene del quale vantarsi”.

IL SEGUITO NELLE PAGINE SUCCESSIVE.....

mercoledì 21 gennaio 2015

SPIRITI GUARDIANI - COME E' NATO?

Molte persone che stanno leggendo i miei estratti del romanzo,mi chiedono:" Ma di cosa parla?
Come ti è venuto di scrivere un romanzo del genere?
Come nasce la storia che hai voluto narrare?
Bene vi accontento...

Tutto nasce dal fatto che ho sempre creduto nella magia,da tempi immemorabili,nella mia mente.
La fantasia ha sempre fatto parte del nostro mondo,con i suoi miti,le tradizioni tramandate nei secoli e solo i cuori puri e le menti aperte,potevano scorgere questo bellissimo mondo.
Da piccoli,ci parlavano di fatine, lupi cattivi,Babbo Natale,streghe,draghi,elfi, ecc..
Questi personaggi sono sempre stati parti di noi,ma crescendo li abbiamo dimenticati e messi in un cassetto.
Io non ho mai abbandonato la mia parte emozionale e fantasiosa e dopo aver visto,da piccola,il bellissimo film LA STORIA INFINITA,ne ho avuto solo conferma.
Questo mi ha spronato a raccontare di questo mondo così complesso e così magico,che in cuor nostro abbiamo ancora dentro di noi e che teme di uscire allo scoperto.
Negli anni e con le mie passioni, ho avuto consapevolezza che il potere mentale ha una grande forza e che la magia vive in noi,solo e se ci crediamo veramente.
Ho scoperto che in ogni persona vi si trova una parte oscura e una parte di luce.
Ogni animo ha del buono e del meno buono e che in fondo,siamo tutti uguali,con i nostri controsensi e con le nostre complessità d'animo.
Nella vita, l'amore in generale ha la forza dell'Universo e dobbiamo lasciarci andare ai sentimenti che proviamo senza alcuna remora o timore.

Tutto questa consapevolezza ha preso il volo e con tutta l'onestà di cuore che posseggo,ho creato quello che avevo dentro, con l'innocenza di chi vuole che questo magnifico mondo di fantasia possa essere riconosciuto.
Il mio romanzo tratta appunto del mondo della fantasia che nasce e si evolve in concomitanza e parallelamente al genere umano,che li ha creati con i loro sogni e speranza. Con i secoli, gli umani sono progrediti,dando sempre più spazio alla concretezza e tralasciando i sentimenti puri.
Tutti i personaggi di quel mondo stanno perdendo forza e vitalità e temono la loro estinzione.
Alcuni sperano ancora che l'uomo non li dimentichi,mentre altri troppo spaventati dall'era moderna,decidono di rivoltarsi contro i loro creatori e vendicarsi di chi li ha traditi,inconsapevolmente.
Per ogni male c'è un bene e viceversa e da qui si sviluppa la trama vera e propria.
A fungere da osservatori e protettori dei due mondi,ci saranno due guardiani speciali che racchiudono in sé il buono e il cattivo che c'è in ogni animo.
Essi sono pronti a scommettere che il genere umano sia migliore di quel che pensano i dissidenti e lotteranno per loro,anche a costo della vita.
Ma sono anime nate dalle emozioni e dai sentimenti umani e come tali,hanno sogni e desideri da cui guardarsi.Anche nel loro mondo ci sono regole che vanno rispettate ed i custodi non possono trasgredire.
La guerra interiore che dovranno affrontare, per essere liberi di essere se stessi, sarà difficile quando saranno i loro sentimenti ad essere messi in gioco.
Niente sarà come sembra: né i custodi, né tanto meno chi verrà a contrastarli.
Il male non nasce da solo, ma è la conseguenza di situazioni e di scelte sbagliate che si possono fare.
Chi deciderà quale sia il buono e quale invece il cattivo?
Il buono può diventare il cattivo e l'oscuro ha in sé della bontà?
E' questo il dilemma che sarà al centro di questa storia,fatta di verità e di incongruenze.
Ognuno di loro farà le sue scelte,pagandone il prezzo consapevolmente.
I personaggi vivranno la loro storia con libertà e senza nessuna costrizione,in questo primo episodio,così come si svilupperanno nei due episodi successivi,che andrò a creare.

Ogni mio personaggio è stato scritto da me,è vero ma giorno dopo giorno,nella mia mente,hanno sviluppato una loro identità e sono stati loro a dettarmi i loro sentimenti e le loro azioni.
Vi sembra strano ma è così: lo scrittore narra solo quello che i personaggi della storia vogliono far sapere al lettore e non ciò che lo scrittore si intende raccontare.
Leggetelo e percepite la loro vitalità come ho fatto io.....

lunedì 19 gennaio 2015

ALTRE PAROLA PER RIFLETTERE

Da qualche tempo, molte parole che utilizziamo nel gergo quotidiano, stanno attirando la mia attenzione, facendomi riflettere sul senso che ha in realtà e,soprattutto sul senso che gli diamo noi.
Una di queste parole che può sembrare banale,ma che sempre più spesso utilizziamo senza renderci conto che ci porta in un vicolo cieco è il vocabolo PERCHE'.
Per ogni nostro gesto,per ogni cosa che ci accade, il genere umano si pone da sempre la stessa domanda: " Perché mi è successo questo? Perché proprio a me? Ecc..
Beh, è la domanda più stupida e meno d'aiuto che ci possiamo chiedere.
Il quesito lo poniamo a noi stessi ma già sappiamo che non riusciremo a darci una risposta, visto che non ne conosciamo la causa.
E' una parola che non ti porterà da nessuna parte perché non ti aiuterà a risolvere il dilemma.
La domanda più sensata da porci sarebbe COME e/o COSA
COME posso risolvere questo problema?
COSA posso fare per aggirare l'ostacolo?
Il perché lo chiedono bambini e psicologi ma loro lo fanno per un motivo.
I bambino hanno bisogno di sapere ciò che ignorano,mentre gli psicologi lo chiedono per far in modo che tu possa riflettere sul motivo di quel pensiero o di quell'azione.
Dovremo imparare a fare domande intelligenti a noi stessi per evolverci e crescere.

Altra parola che dà da pensare è il termine GESTIRE.
Gestire vuol dire che si cerca di tenere sotto controllo una situazione che per noi è aleatoria e che teniamo in sospeso,non sapendo cosa fare.
Gestire vuol dire non prendere posizione ed attendere tempi migliori che si risolva da sé e non va bene. Un esempio di gestire? Una stanza piena di polvere e sporcizia: come gestire?
Semplice, si prende la scopa e si mette la polvere sotto il tappeto. Ecco cosa è gestire.
Altro esempio: si prende un palloncino pieno d'aria e si prova ad immergerlo dentro l'acqua.
Cosa succede? Si è costretti a forzare il palloncino nell'acqua,tenendolo con le mani e sapendo che lui non si immergerà mai completamente. Tu farai un grande sforzo per tenerlo immerso ma se proverai ad allentare la presa,lui tornerà in superficie.
Ergo: il palloncino andrebbe bucato e la sporcizia raccolta.
Il GESTIRE non ti fa fare, ti fa solo aspettare e ti tiene in sospeso.
Le cose non vanno gestite, così come i sentimenti,le emozioni, le persone.
TUTTO VA AFFRONTATO PER ESSERE RISOLTO con determinazione e consapevolezza.
Solo dopo aver risolto il problema,il quesito,l'emozione, si potrà procedere oltre e crescere.

In seguito, comincerò a parlare della sincronicità degli eventi che ci accadono per un motivo specifico e che dovremo imparare a cogliere e per raggiungere la consapevolezza per capire...

martedì 13 gennaio 2015

PROSSIMA PUBBLICAZIONE SPIRITI GUARDIANI CARTACEA!!!!!
Finalmente potrò,come avevo sempre sperato poter vedere il mio amatissimo libro in formato cartaceo,nella soluzione più in linea per il lettore:sceglierà lui se lo vorrà ebook o cartaceo.
Per l'occasione voglio pubblicare un altro estratto del mio romanzo,per festeggiare l'occasione!!!!

QUINTA TRANCHE CAP.5

Le venne da sorridere nel constatare che non aveva per niente pensato che la sua vita terrena era appena cominciata e che aveva secoli dietro le spalle di vissuto.
Fece finta di nulla e proseguì con l'ultimo aspetto di quella vicenda: “I miei poteri di strega sarebbero stati messi al servizio degli altri e la tua unicità come guardiano delle tenebre avrebbe dissuaso ogni creatura che avesse voluto rivoluzionare il nostro equilibrio.
Sono passati quasi trecento anni, da quando ci siamo ritrovati nel limbo che ci ha visti uniti e abbiamo custodito i mondi che ci avevano affidato, insieme”.
Ania fissò il volto di Damian nella speranza che ciò che gli aveva appena rivelato, risvegliasse in lui dei ricordi sopiti ma lo sguardo del ragazzo rimaneva in ombra e non riusciva a percepirne la reale reazione. Guardava a terra con le mani giunte e le spalle curve, cercando delle risposte dentro di sé.
Ad un certo punto, dopo minuti di totale rigidità, alzò la testa e si volse a guardarla.
“Se tutto quello che mi hai detto fosse vero,allora io sono come quei due mostri che mi hanno attaccato e quindi sono un essere oscuro e cattivo.
Com'è possibile che io non l'ho mai percepito?”, le chiese disarmante.
Il suo sguardo le ricordò quello di un bambino che si è perso tra la gente e non trova punti di riferimento per riprendere la strada di casa.
“La tua natura è oscura ma il tuo cuore non è privo di speranza”, gli rispose – “altrimenti non saresti scappato qui nel mondo umano, per dimostrare a tutti che la Terra aveva ancora l'anima pura di chi crede ancora in noi e che doveva essere protetta.
Sei stato proprio tu a decidere di scendere sulla Terra da umano, per vivere come loro e far in modo che quelli che non credevano più in noi, tornassero alla fantasia”.
Ora, sul viso di Ania scese un velo di amarezza e dispiacere per la sorte dei suoi simili.
“ Il nostro mondo si sta ammalando proprio perché qui le speranze, i sogni e la magia stanno assopendosi. L'essere umano in quest'era, con la tecnologia e il progresso, ha smesso di usare la mente e non fantastica più e noi, per questo, ci siamo indeboliti”, disse infine con tristezza –
“alcuni di noi, dissero che la loro totale mancanza di sogni ci stava distruggendo e che dovevamo fare qualcosa per la nostra sopravvivenza, anche a costo di venire qui e assoggettare chiunque avesse chiuso mentalmente i propri sogni, in modo che Fairy potesse sopravvivere e non soccombere al nulla”, ora il tono era di sfida verso coloro che dubitavano.
Durò pochi secondi e poi ecco tornare il solito sorriso benevolo e positivo che tanto la distingueva:
“ Ma tu avevi speranza e fiducia negli umani, vedendoli dal nostro mondo.
Il tuo desiderio di dimostrarci che ci sbagliavamo, ti ha fatto prendere la decisione di unirti al genere umano per testimoniare la loro creatività e riportare le prove che dimostrassero che le persone ancora sognano e credono nella magia”.
Damian capì in quel momento l'importanza della sua venuta sulla Terra e della sua testimonianza ma aveva bisogno ancora di informazioni, che domandò col solo sguardo.
Ania non se lo fece ripetere due volte e spiegò: “ La tua venuta volontaria ti consentiva di diventare umano, in tutto e per tutto e con esso, venivi liberato dal tuo animo magico.
A ciò si aggiunse il fatto che la tua memoria e la tua natura si assoggettarono a questa realtà, facendoti dimenticare la tua reale essenza.
Abbiamo atteso più di venticinque anni il tuo ritorno, sperando nelle tue prove.
Ma qualcuno cominciò a dubitare che saresti mai tornato…”, concluse la ragazza.
Damian la fermò, prima di farla proseguire per chiederle come aveva potuto vivere da umano, non essendolo – ricordando cose di quando era piccolo e della sua esistenza terrena.
La domanda che le pose la fece sorridere, ma era giusto che conoscesse ogni sfumatura di quella scelta che ancora gli era oscura e delle conseguenze di ciò che poi avvenne e proseguì: “Quando un essere magico decide di diventare umano, può tranquillamente pensarlo e desiderare soltanto di essere procreato, come uno spirito angelico.
Tu sei stato generato, come un qualunque umano e non dovresti sorprenderti per questo.
Tutti i ricordi che hai sono reali, nessuno ha fatto qualche magia perché tu lo credessi – la tua vita era ed è reale ,in tutti i sensi.
Nessuno poteva immaginare quello che ti sarebbe accaduto, da adolescente”.
A quel ricordo, Damian si rabbuiò chiudendosi nuovamente in sé, anche se i suoi occhi tradirono un forte dolore che dopo tutti quegli anni, ancora lo attanagliava.

sabato 10 gennaio 2015

CREDI IN TE STESSO E LE COSE CHE DESIDERI VERRANNO A TE...

Ieri mi è successa una cosa incredibile che ancora stento a credere che sia accaduta proprio a me.
Il fatto che in qualche modo sia io l'unica persona che può far conoscere il mio romanzo agli altri,avendo collaborato con una casa editrice che si occupa di Self Pubblishing, devo necessariamente promuoverlo in vari siti e questo mi dà grande gioia.
Anche ieri,come al solito,ho pubblicato un piccolo estratto del mio SPIRITI GUARDIANI  e dopo qualche minuto,sono stata contattata da una persona, rimasta colpita dal mio piccolo stralcio,la quale mi ha chiesto se poteva esporre il pezzo sul suo blog che si occupa di giovani scrittori in erba,per dar loro una vetrina ed essere conosciuti nel campo editoriale.
Sono rimasta sbigottita ed onorata per quell'attenzione che mi dimostrava e sono stata lusingata dal fatto che mi ha detto che il mio estratto era ben scritto e molto interessante.
Fa bene alla propria autostima il sapere che una persona completamente estranea al tuo mondo ha una bella opinione della tua passione e le parole che ha scritto nel pubblicare il mio stralcio sono state di elogio e di fiducia nella possibilità di riuscire. Ha scritto: " Ecco un estratto del libro "Spiriti Guardiani - Luce e oscurità" di Stefania Palamidesi, cui va il mio sincero ringraziamento.
Leggetelo perché ne vale davvero la pena.( Domenico Nontelodico) - Blog: www.scritto.io

Andatelo a visitare,

venerdì 9 gennaio 2015

QUARTA TRANCHE CAP. 4

.....“Angel allora parlava sul serio quando ha detto di averti incontrato.
Ania ti ha trovato finalmente”, disse una voce possente alle loro spalle.
I due si voltarono e scattarono in piedi, presi alla sprovvista dal non essere più soli.
Ed ecco due figure stagliarsi nel buio, venuti da chissà dove, silenziosamente.
Un uomo dai capelli biondo platino e dagli occhi color fuoco, con denti sporgenti e ben affilati, li guardava attento e solenne, mentre di fianco a lui, una rossa dai capelli lunghissimi e dagli occhi gialli li fissava guardinghi e con un'espressione sarcastica.
La ragazza dai capelli ramati aveva un ghigno, come se sorridesse, mentre il biondo teneva le braccia conserte in segno quasi di sfida.
D'istinto Damian riprese la sua posizione di difesa, parandosi come uno scudo davanti ad Ania, così come aveva fatto con Angel e chiedendo con fare aggressivo e minaccioso:“E voi chi dovreste essere? Chi vi ha invitato?”.
La rabbia improvvisamente prese il sopravvento sul suo corpo che sentì fremere energicamente, mentre percepì salire il ringhio dalle sue labbra, come una fiera prossima all'attacco.
L'uomo dai capelli argentei istintivamente si mise in allerta e si accovacciò, allargando le braccia e mostrando i denti affilati. Teneva le gambe piegate come se dovesse spiccare il volo, mentre la rossa continuava a sogghignare, come se la tensione che si tagliava con il coltello, non fosse una questione che la riguardasse.
“No Damian no!”, disse allora Ania spaventata.
Ma ormai era tardi per fermare quello che stava per succedere, davanti ai suoi occhi.
Damian con uno scatto rapido, si scaraventò addosso all'uomo che velocemente, si scostò da lui in mezzo secondo, arrivandogli alle spalle e bloccandogli le braccia con facilità.
Damian, preso alla sprovvista, cercò di liberarsi saltando sulle gambe e scalciando all'indietro per colpirlo con i piedi, in pieno petto con tutta la forza che possedeva.
Il calcio sul biondo ebbe il suo effetto ed il colpo lo sbalzò di parecchi metri lontano da dove si trovava. La ragazza smise di sogghignare immediatamente ruggendo infuriata.
Ania, in un secondo fu accanto a Damian e sprigionò da sé una luce che lo avvolse come una protezione. La luce era talmente accecante e calda che i due assalitori dovettero coprirsi gli occhi con la mano per non esserne invasi.
Damian, anche se protetto dalla cupola di luce, continuò a ringhiare senza però riuscire ad attraversare l'involucro che lo circondava e lo frenava, contemporaneamente.
Il biondo si mosse verso di loro con fare minaccioso, senza accostarsi, per non essere neutralizzato dalla luce che continuava a proteggerli, camminando loro intorno come una belva con la preda.
La ragazza dai capelli infuocati gli toccò il braccio e gli bisbigliò all'orecchio qualcosa che Damian riuscì comunque a percepire, come se il suo udito si fosse affinato e divenuto più acuto.
“Dai lascia perdere per ora. Troveremo il modo di rifarci con loro, ma non siamo qui per questo.
Non potranno salvarli tutti e avremo la nostra vendetta”.
Dopo pochi istanti le loro figure sparirono in un baleno, risucchiati dalla notte.

Nella precedente trance,finalmente spiego chi sono i due protagonisti e successivamente a questo piccolo tassello che ho condiviso con voi,ci saranno colpi di scena...
ALLORA ANCORA NON VI E' VENUTA LA VOGLIA DI LEGGERLO TUTTO???
SPIRITI GUARDIANI - Luce e oscurità su tutti i maggiori Ebook Store ( Amazon,Mondadori,Feltrinelli,..)

mercoledì 7 gennaio 2015

NUOVO SIGNIFICATO DI ALCUNE PAROLE

Ieri,sono stata ad un incontro con 60 persone ed abbiamo interagito con idee,verità più o meno discutibili e argomenti di vario genere sulla Legge di attrazione, Fisica quantistica e pensiero dell'Uno (di cui parlerò)
In questa occasione ho imparato il significato della parola preoccuparsi: PRE OCCUPARSI(prima di fare).
Nel momento in cui ci si preoccupa di qualcosa che ci mette ansia o che ci crea un problema, ci sale la frustrazione perché non si sa cosa fare e si sta lì a rimuginarci sopra,senza risolvere.
Questo non ci permette né di lasciare andare il pensiero né soprattutto di agire per trovare una soluzione.
Esempio:arriva una bolletta che non riusciamo a pagare e ci preoccupiamo.Stiamo lì a pensare come fare,cosa fare e....non si fa nulla se non sentire rodere il fegato.Quindi,o lo lasciamo stare e non ci pensiamo o com'è giusto che sia, agiamo e troviamo i soldi per pagarla,no?
Ergo: è un sentimento inutile che ci consuma energie. Da oggi,lo tolgo dal mio vocabolario..

Così come la parola perdono: PER DONO (in inglese forgive FOR GIVE "per dare").
E' un vocabolo molto potente che richiede uno stato di totale pace interiore e serenità di spirito,difficile veramente da provare verso qualcuno che ti ha fatto del male,che ti ha ferito.
Vuol dire che quella persona con il suo atteggiamento,azione o sentimento ti ha causato dolore,ma che tu da questo hai imparato qualcosa di più su di te e per questo lo ringrazi del dono che ti ha fatto.
E' da pazzi? Probabilmente si,ma è un sentimento che ti libera e ti fa evolvere e per questo ne sei grato.
Imparare a perdonare dovrebbe essere la nostra massima aspirazione per poter migliorare la nostra vita e il nostro benessere mentale e spirituale. Mi piacerebbe riuscirci incondizionatamente e ci proverò.

L'altra parola è AMORE...
Quanti sentimenti diversi ti ispira questa singola parola??
C'è l'amore per i genitori,l'amore per i figli,per i fratelli,gli amici,il proprio partner.
C'è l'amore per la natura,per gli animali,per la vita,per i viaggi e tanto altro ancora.
Quando si dice IO AMO, chissà che tipo di amore stai provando in quel momento.
Ci abbiamo mai riflettuto? Bisognerebbe dare il giusto valore e significato all'effettivo sentimento che si prova per le persone,le cose,gli animali, mentre le persone lo classificano semplicemente chiamandolo AMORE.
Ma se qualcuno ti chiedesse: perché ami? Come ami? Cosa senti che ti fa definire AMORE?
Non so quanti riuscirebbero a rispondere se non dopo aver riflettuto e analizzato se stessi nel profondo.
Quanto siamo bravi a semplificare un sentimento così complesso....
Il genere umano AMA A PATTO CHE...

domenica 4 gennaio 2015

BISOGNA RITROVARE IL NOSTRO AMORE INTERIORE VERSO IL PROSSIMO

Un esempio di come sarebbe facile aiutarci l'uno con l'altro senza secondi fini
Rifletteteci



Se poi uno imparasse ad amare ed accudire chi ha meno di te,non si renderebbe nemmeno conto di quanto bene fa e della gratitudine che ne avrà in cambio...

QUESTO BISOGNEREBBE RITROVARE!!!!

sabato 3 gennaio 2015

TERZA TRANCHE CAP.3

Uno strano rumore di passi sul selciato distrasse entrambi i giovani che si voltarono in direzione del bosco e nel buio degli alberi, un‟ombra si avvicinò a loro, lentamente. L‟ombra prese forma umana e un uomo dal volto ancora coperto dalle tenebre della sera, parlò loro.
“Sei arrivata troppo tardi e ormai non potrai fare niente” – disse una voce maschile emergendo dal buio – “ la sua memoria umana è ancora troppo radicata in lui e non intuisce neanche contro cosa dovrà difendersi e cosa soprattutto dovrà difendere”.
Dalle tenebre, Damian intravide degli occhi dal colore inumano: sembravano bianchi come quelli di un cieco che lo fecero dubitare di essere sveglio ed un uomo dal volto arido e scarno, dal colorito scuro e dall‟abbigliamento tetro, avanzò squadrandoli da lontano.
Appena mise a fuoco la sua presenza rendendosi conto che fosse reale, Damian sentì dentro di sé un frenetico moto di furore che gli arrivò in petto e lo fece tremare. Non era paura, bensì rabbia che gli salì da dentro e gli arrivò agli occhi come fosse un fuoco impetuoso e inarrestabile.
Un ringhio animalesco gli uscì dalla bocca, come la prima notte in cui incontrò Ania nel suo sogno, e si ritrovò a interporsi davanti la ragazza istintivamente, per proteggerla.
Il ringhio che emise divenne quasi un ruggito e lo sconosciuto nel sentirlo, indietreggiò sorpreso.
Dopo un primo istinto di smarrimento, l‟uomo si riprese, si raddrizzò preparandosi ad aggredire.
Dalla sua mano, prese vita una sfera di energia, quasi una fiamma irreale, che fluttuò senza toccargli il palmo e la indirizzò verso Damian.
“Non provare a sfidarmi, ancora non sei in condizioni di battermi e comunque non sono venuto per il momento per te “ – lo sfidò il giovane sconosciuto – “ sono venuto per nutrirmi e non potrai fare assolutamente niente per fermarmi”.
Il suo viso era una maschera sprezzante dai lineamenti quasi umani ma con un ghigno malefico.
Gli occhi bianchi e il viso scarno lo facevano sembrare un demonio, ma l‟apparente calma con cui parlò, diede motivo a Damian di capire che voleva far loro del male.
Il suo atteggiamento rimase guardingo e pronto a scattare, con una naturalezza che non credeva possedesse, spontanea e istintiva come il respirare.
Ania, dietro di lui era alquanto calma, respirava regolarmente e fissava lo sconosciuto con audacia, per nulla intimorita o spaventata da quell‟essere. Sembrava emanare un alone serafico a loro protezione, trasmettendolo anche a Damian, con il semplice tocco della sua mano sul braccio.
Vicini quasi a toccarsi, sembravano uniformarsi in un tutt‟uno creando un‟unica entità.
L‟uomo, vide quell‟energia quasi ipnotica prendere corpo e cominciò a fare qualche passo indietro.
“Io adesso vi porgo i miei saluti in amicizia, vado a cercare una preda e vi garantisco che ci rivedremo non appena riprenderò le forze” – promise loro con arroganza – “ la prossima volta, però, non mi troverete solo, siatene certi. Ero solo in perlustrazione.”
Così dicendo, il corpo perse di compattezza dissolvendosi e scomparendo ai loro occhi.
Damian sentì il furore pervaderlo tutto, sempre più forte e incontrollabile, anche dopo la scomparsa dell‟uomo e per timore che Ania potesse spaventarsi vedendolo in quello stato, non si voltò per vedere come stesse.
“Ha saputo reagire nella maniera più opportuna, in questa situazione, come se le fosse familiare trattare con lo sconosciuto e senza nessun tipo di incertezza ”, pensò il ragazzo riguardo il comportamento di Ania in quel frangente.
Si sentì strano, fuori di sé, quasi animalesco e quella sensazione di mordere si fece sempre più impellente, tanto da doversi far forza per riprendere il controllo di sé.
“Damian, Damian calmati ti prego, è andato via e non c‟e‟ più bisogno di difenderci”, lo calmò pacatamente Ania, poggiando delicatamente la mano sulla spalla del giovane.
Lentamente, Damian riprese a respirare regolarmente e il ringhio scomparse del tutto, dal suo petto. Un ultimo sospiro di rilassamento e finalmente Damian si voltò a guardarla, placido e sicuro di sé. La luce soffusa che emanava il corpo di Ania e che la illuminava tutta, lo sconcertò.
“Che cosa ci sta succedendo Ania?”, chiese Damian, più per conferma che per curiosità.
La ragazza si avvicinò a pochi centimetri dal volto del giovane e con serenità rispose: “E‟ tutto a posto non ti devi allarmare. E' solo la nostra natura che si manifesta nel momento del pericolo” – cominciò col spiegargli – “ la mia natura è soprattutto difensiva mentre tu sei nato per aggredire – nell'istante in cui subiamo una minaccia.
Non voleva attaccarci in definitiva e non sei arrivato fino in fondo”, finì col dirgli.
“Cosa vuol dire che non sono arrivato fino in fondo?
Qual è la mia natura?” – domandò Damian alla fine esasperato – “ Ania è ora che tu sia finalmente sincera con me e mi racconti tutto quello che devo sapere”.
.....
DAI CHE VI STO INCURIOSENDO...E molto sto tralasciando volontariamente...
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